domenica 29 novembre 2009

LA PULENTA LA CUNTENTA

Sono appena tornata da Bellagio...è stata una giornata tanto piovosa quanto entusiasmante e ricca di sapori, di risate e di calore...già, sono tornata a mangiare il vero Toc di Bellagio, rigorosamente fatto in casa con la stessa cura e la stessa pazienza di una volta!
Probabilmente molti di voi si chiederanno di cosa si tratta...è un'antica specialità di Bellagio ma in effetti è un piatto poco conosciuto per chi non abita da quelle parti, ma è assolutamente da provare!
Vi spiego cos'è....innanzitutto si chiama Toc perchè SI TOCCA, cioè si mangia con le mani...l'è el so bell!
Un tempo si preparava nelle occasioni speciali, quando si riuniva la famiglia attorno al paiolo per discutere o semplicemente per ritrovarsi e festeggiare qualche evento particolare. Questo "rito" è rimasto, infatti non si mangia seduti ad un tavolo ma attorno ad un paiolo...e magari vicino ad un camino a fuoco vivo...che atmosfera meravigliosa!
Dal momento che richiede una particolare preparazione con dei tempi abbastanza lunghi, non pensate di andare a Bellagio e mangiarlo in qualsiasi ristorante...il Toc va prenotato in anticipo e solitamente lo si fa per un gruppo di persone.
Gli ingredienti...carlon, buter e furmai (farina gialla, burro e formaggio)...meglio non sapere le dosi e meglio mangiarlo senza pensare troppo alla dieta!
Questi ingredienti vengono amalgamati nel culdireu (paiolo) con un rodec (bastone di legno) secondo una certa procedura, si aggiungono poco a poco...si mescola...si mescola...si mescola...per almeno 3 ore!
Alla fine quello che si ottiene è questo:
...come vi dicevo prima, si mangia con le mani. L'unico strumento che avete è un cugiàa de legn (cucchiaio di legno) che va usato per attingere direttamente culdireu dove viene cucinato, poi lo si prendete a tocchetti con la mano e lo si porta alla bocca...vi assicuro che non vi sporca le mani e non unge!
Ovviamente lo si mangia accompagnandolo ad altre specialità: i missultit (gli agoni, pesce di lago, salati, messi ad essicare al sole, pressati ed infine cucinati alla griglia), la galina fregia (la gallina lessa) e vari salumi nostrani.
...ma non è finta qui...ci vorrebbe proprio un bel digestivo...
...il ragel!
Quando tutti hanno finito di mangiare, si svuota il paiolo dal Toc, non importa se rimangono dei pezzetti, e si mettono a scaldare: vino rosso, liquori vari, chiodi di garofano, cannella, scroza d'arancia, mele a pezzetti, zucchero...e additivi segreti....si spengono tutte le luci...l'alcool evapora e si incendia creando un effetto molto suggestivo che riscalda il locale e soprattutto gli animi! Quando il fuoco si spegne, il digestivo è pronto...e bel buient el fa rugì! (trad.: fa digerire!)
...ed infine non può mancare il dessert! La cuoca ci ha preparato una deliziosa miascia (una specie di torta fatta con farina gialla, uva passa, frutta secca, mele e pere), ma vi consiglio di provare anche il pan mein (dolcetti di farina bianca e gialla, uova, burro, latte e fiori di sambuco) oppure il paradel (frittelline di farina bianca, latte e zucchero).
Ora siete pronti per farvi un giro sul lago di Como?

giovedì 26 novembre 2009

WAITING FOR SANTA CLAUS

Innanzitutto HAPPY THANNKSGIVING TO EVERYONE!!! Quest'anno non ce l'ho proprio fatta a preparare una ricettina per l'occasione...in compenso c'è qualcuno che là sta festeggiando...
...stavo giusto pensando che tra 1 mese sarà già passato Natale...che tristezza...ma l'idea di buttarmi nella frenesia nataliza mi mette anche un pò ansia...non ho ancora nemmeno pensato ai regali da fare e non ho neanche voglia di pensarci! ...va beh, intanto ho deciso che io mi regalerò:
1) un giorno di ferie per andare alla fiera dell'artigianato
2) un nuovo taglio di capelli
3) un nuovo obiettivo per la macchina fotografica da condividere con Luca
...è anche il primo Natale che passeremo nella casa nuova...e ci manca ancora l'albero!
Ci sono SOLO una dozzina di giorni a disposizione per trovarne uno: non deve essere nè troppo piccolo nè troppo grosso, non lo voglio colorato e neanche con la neve finta o brillantini appiccicati, non lo voglio con le luci incorporate che cambiano colore e nemmero uno vero (mi piacerebbe molto ma non voglio rischiare di avere un albero morto sulla coscienza nel giro di pochi giorni!), lo vorrei il più classico possibile e con la punta perfetta...anche se ho un pò la nostalgia di quando ci riunivamo tutti attorno all'albero ad aggiungere pezzi di stuzzicadenti per fare stare dritta la stella sulla punta!
In compenso mi sono portata avanti con gli addobbi...la scorsa estate, quando qui si pativa il caldo, io mi aggiravo fresca e beata tra le renne della Lapponia alla ricerca di addobbi natalizi!
Purtroppo per problemi di spazio e peso dei bagagli mi sono dovuta limitare....quindi - attenzione! - ho deciso che cercherò di riprodurne qualcuno con le mie mani!
A presto!

martedì 17 novembre 2009

IN BRUGES...E NON SOLO!

Qualche giorno fa ho visto il film In Bruges e mi sono ricordata di aver lasciato a metà il racconto delle mie vacanze! Infatti ci siamo concessi anche un piccola ma indimenticabile fuga nelle Fiandre ed in particolare abbiamo visitato Gent e Bruges, facendo una breve tappa anche a Bruxelles.
Non voglio annoiarvi parlandovi di storia e monumenti perchè la cosa più bella di queste città è vagabondare, camminare fino a perdersi (ma per noi questo è normale...), gironzolare in bicicletta e lasciarsi avvolgere dai colori, dai rumori, dai profumi e dall'atmosfera di ogni via e di ogni canale...

Gent...
...bellissima, anche se forse abbiamo scelto il momento meno adatto visto che stavano rinnovando il centro della città e c'erano scavi e cantieri ovunque. Ma questo non ci ha fermati e forse ci ha permesso di mostrarci la parte più vera e autentica della città: la gente al lavoro e le non poche difficoltà per rendere vivibile la città a turisti e cittadini.
Se volete andarci vi consiglio vivamente di fermarvi in questo B&B, ci siamo trovati benissimo, si trova a due passi dal centro e il proprietario - Andrè - è stato davvero disponibile e ci ha dato molte informazioni!
Vi consiglio anche di fare prendervi del tempo per fare rifornimento di thè da Simon Lévelt (...giuro che li ho annusati tutti!) e per fare qualche acquisto per la casa da Dille & Camille...questo vi distoglierà un pò dal cioccolato....

Bruges...
...è davvero un gioiellino...e forse è troppo perfetta per essere vera!
Le vie lungo i canali, i ponti, i ristorantini nelle vie del centro, il parco, i cigni e le paperelle nel canale, i cavalli in carrozza, la banda che suona per le strade, il cane sempre affacciato alla finestra che sembra salutarti, le barche, i mulini a vento attorno alla città, la cortesia delle persone, le biciclette, le case arredate alla perfezione, le finestre illuminate, le meravigliose orchidee alle finestre, i giardini delle case lungo il canale....tutto sembra essere al posto giusto ed è un posto che non vorresti mai abbandonare!
Ovviamente, oltre al lato molto poetico e fiabesco, c'è anche la Bruges più commerciale...non mancano di certo le più grandi catene di negozi alla moda, i ristoranti con i menù turistici e i soliti negozi di souvenir pataccosi....

...e poi sono rimasta davvero stupita dalla cucina fiamminga! Non sapevo che il piatto principale fosse cozze e patatine fritte! Beh, credo di aver mangiato più patatine fritte in quei cinque giorni che in un anno intero...sono davvero buonissime, soprattutto quelle dei baracchini che trovate in giro!
Un altro piatto tipico è il Waterzooi, è una specie di zuppa/minestra che fanno con il pollo oppure con il pesce...qui potete la ricetta.
Per la prima volta in vita mia ho mangiato i waffles...lì li mangiano in moltissimi modi (con zucchero, miele, marmellata, alcolici vari, cioccolato, panna, sciroppo d'acero, frutta...) e nelle pasticcerie/sale da the vanno alla grande! ...non male ma mi aspettavo di meglio...di certo non possono competere con il cioccolato! Come si può resistere alla tentazione di tutte quelle vetrine addobbate alla perfezione, piene di praline, tavolette di cioccolato, fragole intinte nel cioccolato, scorzette al cioccolato, rotoloni di cioccolato, mousse....sembra quasi di entrare in gioielleria!
...però fate attenzione a non lasciarvi tentare dai negozietti che ve li vendono a prezzi stracciati...non hanno niente a che vedere! Insomma, se dovete cedere alla tentazione allora fatelo bene e fatelo subito! Non pensate di portarvi le praline a casa...sono molto delicate e non durano! Qui sotto trovate solo alcuni dei posti in cui siamo stati...(se cliccate sulla foto vi si apre la pagina del locale)


...e per finire la birra...chiare, scure, rosse, scurissime, aromatizzate, trappiste, analcoliche, di abbazia, invecchiate, fruttate, alle erbe, con tanta schiuma, con poca schiuma, in bottoglia, alla spina...un'infinità! ...e ciascuna servita rigorosamente nel suo bicchiere! ...ne abbiamo "degustate" davvero tante! Se andate a 2be forse potete rendervi conto di cosa significa..."un'infinità"!

Ovviamente ci siamo anche riforniti di libri e riviste di cucina belga...la maggior parte delle pubblicazioni sono in fiammingo, una lingua assolutamente incomprensibile, ma abbiamo scovato qualcosa in francese...e presto sperimenteremo!
Insomma, non posso che consigliarvi questi posti e sperare di tornarci presto!

PS: il film, in ogni caso, non ve lo consiglio!

venerdì 13 novembre 2009

FRESCO RITORNO

Hey, ci siete ancora?! Non sono sparita nel nulla...vari contrattempi non mi hanno permesso di aggiornare questo blog nell'ultimo periodo...in primis vi dico solo che ci hanno messo ben 6 mesi ad attivarmi una linea telefonica a casa...no comment!
Bando alle ciance, vi propongo subito una bella ricettina...forse poco adatta al periodo ma è così buona che questo può anche sorvolare...

BUDINO DI LATTE CONDENSATO
Ecco cosa vi serve:
1 latte condensato in scatola
3 uova
2 misurini di latte intero (per "misurino" intendo la scatola che conteneva il latte condensato)
zucchero e acqua per il caramello/sughetto

Ecco cosa dovete fare:
Frullare tutti gli ingredienti e lasciarli riposare (se dovete farlo un pò addensare, aggiungete eventualmente un cucchuiaio di maizena).
Preparare il caramello/sughetto facendo bollire mezza tazza di zucchero e di acqua.
Versare il caramello nello stampo e versarci sopra il composto.
Lasciare cuocere in forno a bagnomaria a 150°C per 1 ora.

Si tratta di un dolce tipico brasiliano...e non a caso quello che vedete nella foto non è stato fatto dalle mie manine ma dalle mani di un'amica brasiliana che ci ha già fatto assaggiare diverse specialità...e mi ha fatto anche scoprire quant'è buono il dulce de leche!!!
Io non ho ancora provato questa ricetta ma sembrerebbe semplicissima...spero solo di essermi ricordata bene le dosi e il procedimento! Come variante è possibile aggiungere del cocco grattuggiato o delle gocce di vaniglia...
Non mi resta che andare a comprare lo stampo adatto e farlo!!!